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Renata Ferrante, napoletana, medico psichiatra e psicoterapeuta, è stata docente di psicologia del lavoro ed è impegnata da anni nello studio della comunicazione di massa. Si interessa da tempo a quella che potrebbe essere definita una psicologia dinamica dei sentimenti, elaborando i concetti base della cosiddetta "Psicoenergetica".Autrice del saggio "L'anima dietro la mente", della raccolta di novelle brevi "Racconti per l'anima", della raccolta di poesia musicata "Erosia, Eros in poesia" e di numerose sceneggiature tra cui "I gemelli di velluto"e "Sottosopra". Appassionata di pittura è l'autrice del ritratto di copertina.Testo narrativo a sfondo psicologico costituito da 81 brevi capitoli. Unico nel suo genere, è un libro a metà strada tra un romanzo e un saggio di psicologia, tra prosa e poesia, che esalta il contrasto del mondo istintivo e profondo dell'animo femminile con quello pragmatico, ma talvolta più superficiale, di quello maschile.Scritto con maestria, romanzo ritmico e avvincente, lo "Specchio nell'anima" è stato definito "un saggio travestito da romanzo"; sul tema della psicologia dell'amore e pone in risalto quanto il destino sia influenzato sia dalla propria personalità che dalla casualità. Originalissimo nei sonetti a rime baciate dello specchio, è quasi un manuale su come affrontare la separazione nel rispetto delle esigenze dei figli.Il testo descrive la storia di passione tra due protagonisti, entrambi sposati, e alterna la narrazione della stessa storia da parte di entrambi. Alla narrativa in prosa sono alternati 17 capitoli in poesia in cui Angela - la protagonista - dialoga con lo Specchio.Esso simboleggia il subconscio della donna ed il loro dialogo è caratterizzato da una profonda empatia - lei lo chiama "Specchio saggio"; e questi "Angelo mio", a rappresentare la necessaria sintonia psicologica tra Ragione e Subconscio, ed un corretto stile di approccio con i propri istinti profondi.Ciascun capitolo dello Specchio permette di analizzare alcuni temi che, in rapporto alla storia narrata, risultano più chiari al lettore. Il testo mantiene in pieno la fruibilità di un romanzo scorrevole e ritmato, offrendo spunti di profonda analisi: lo Specchio è metafora di riflessione, della logica estrema e matura che, in crescendo di musicalità espressiva si fonderà con la saggezza profonda dell'istinto, rappresentato dalla protagonista.Il lettore troverà in esso un'originalissima lezione su quanto Istinto e Ragione raggiungano una sintonia sempre maggiore quanto più la mente riesce a liberarsi da schemi sociali e sovrastrutture. Tema prevalente è il diritto alla propria felicità: in modo chiaro e volutamente paradossale ne chiarisce il senso, dando dimostrazione della inutilità di uno spirito spesso troppo sacrificale.Un elemento focale è il fatto che una persona che apparentemente ha tutto per essere felice, viva però nel suo mondo soggettivo una certa irrequietezza, e per apprezzare emotivamente - non solo razionalmente - ciò che sa di avere, dovrà comunque passare per una maturazione sofferta. Importante l'angolazione di lettura: se sarà quella giusta, oltre ad aver letto un bel libro, avremo anche imparato a riflettere più profondamente.
L'ho trovato originale e mi ha fatto riflettere. Dietro al romanzo c'è um a specie di spiegazione sul funzionamento della parte inconscia della nostra mente. Me ne avevano parlato molto bene e condivido l'opinione. Sulle voci ci sarebbe da migliorare ma il libro vale la pena.